Con i dovuti ringraziamenti all’amico Marco Ottanelli per per la sua ricerca che mi ha portato a conoscere questa bellissima e commovente storia.
Anno 1910, o giù di lì.
Lassù tra le montagne dei Pirenei, nella Spagna ultracattolica rurale, la vita dei contadini di Bausén segue i ritmi soliti: si nasce, ci si sposa, si fanno figli, si muore. Tutto nel ristretto cosmo di una piccola comunità.
Le poche famiglie sono tutte più o meno imparentate, e quando Teresa e Francisco si innamorano, non sanno di essere lontani cugini, di secondo o terzo grado. Ma ben lo sa, grazie ai suoi pignoli registri, il prete del villaggio, che, quando la coppia chiede di sposarli, pretende il pagamento di 25 pesetas per la “dispensa per consanguineità”.
Tanto per cambiare, la Chiesa vieta in modo assoluto, ma permette benedicente alla vista dei quattrini.
Francisco e Teresa che sono poveri 25 pesetas non li hanno. Il prete non demorde, niente matrimonio.
Francesco e Teresa non hanno paura di lui, né della religione, né dei compaesani, e decidono di continuare ad amarsi, liberi. In un paesino di poche anime della montagna di confine, vanno a convivere. E dalla loro unione nascono anche due bambini.
Ma nel 1916 Teresa muore, stremata da qualche comune malattia. Il prete non ha dimenticato, e nega la sepoltura nel cimitero.
Indignati da tanta severità, tutti i vicini, tutti i compaesani, stretti attorno al giovane vedovo, in sole 24 ore costruiscono un cimitero civile, il primo mai visto in quelle zone, con un muro alto più di un metro, un cancello, con una acacia ad ombreggiare. E lì, in una tomba dignitosa, seppellirono, unica e per sempre unica, Teresa “morta alla giovane età di 33 anni il 10 maggio 1916”.
Nessun altro defunto fu mai aggiunto, in quel cimitero. I figli ebbero un luogo dove portare qualche fiore. Il vedovo emigrò in Francia, un paese così vicino (qualche chilometro da Bausén) geograficamente, ma, all’epoca, così lontano socialmente. Ed in Francia morì. Voleva essere sepolto accanto all’amata, ma le spese di trasporto e di concessioni cimiteriali erano, ancora una volta, eccessive per i suoi poveri parenti.
Oggi il cimiterino laico con una tomba sola è diventato un piccolo simbolo di amore e volontà, e chi, nei percorsi splendidi di questi monti senza più frontiere, passa da Bausén, dicono, non manca mai di portare un fiore a Teresa, che forse tanto sola non è mai stata.